Napoli (AFI: /ˈnapoli/[4] ascolta[?·info]; Nàpule in napoletano, pronuncia [ˈnɑːpulə] o [ˈnɑːpələ]) è un comune italiano di 964 004 abitanti[2], capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Campania.
Terzo comune in Italia per popolazione, Napoli è tra le più popolose e densamente popolate aree metropolitane dell'Unione europea.[N 1]
Fondata dai Cumani nell'VIII secolo a.C., fu tra le città più importanti della Magna Græcia[5][6], grazie al rapporto privilegiato con Atene[7], ed esercitò una notevole influenza commerciale, culturale e religiosa sulle popolazioni italiche circostanti[8] tanto da diventare sede della scuola epicurea di Filodemo di Gadara e Sirone. Dopo il crollo dell'Impero romano, nell'VIII secolo la città formò un ducato autonomo indipendente dall'Impero bizantino; in seguito, dal XIII secolo e per circa seicento anni, fu capitale del Regno di Napoli; con la Restaurazione divenne capitale del Regno delle Due Sicilie sotto i Borbone fino all'Unità d'Italia. Per motivi culturali, politici, storici e sociali è stata, dall'evo antico sino ai giorni nostri, una delle città cardine dell'Occidente.[9]
Sede della Federico II, la più antica università statale d'Europa,[10] ospita altresì l'Orientale, la più antica università di studi sinologici ed orientalistici del continente[11] e la Nunziatella, una delle più antiche accademie militari al mondo, eletta patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo.[12] Luogo d'origine della lingua napoletana, ha esercitato ed esercita un forte ruolo in numerosi campi del sapere, della cultura e dell'immaginario collettivo a livello nazionale ed internazionale.
Centro della filosofia naturalistica del rinascimento[13] e centro illuminista di livello europeo[14], è stata a lungo un punto di riferimento globale per la musica classica e l'opera attraverso la scuola musicale napoletana[15], dando tra l'altro origine all'opera buffa.[16]
Città dall'imponente tradizione nel campo delle arti figurative, che affonda le proprie radici nell'età classica, ha dato luogo a movimenti architettonici e pittorici originali, quali il rinascimento napoletano[17] e il barocco napoletano,[18] il caravaggismo,[19] la scuola di Posillipo[20] ed il Liberty napoletano,[21] nonché ad arti minori ma di rilevanza internazionale, quali la porcellana di Capodimonte[22] ed il presepe napoletano.[23]
È all'origine di una forma distintiva di teatro,[24] di una canzone di fama mondiale[25] e di una peculiare tradizione culinaria[26] che comprende alimenti che assumono il ruolo di icone globali, come la pizza napoletana,[27] e l'arte dei suoi pizzaioli che è stata dichiarata dall'UNESCO patrimonio immateriale dell'umanità.[28]
Nel 1995 il centro storico di Napoli è stato riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio mondiale dell'umanità, per i suoi eccezionali monumenti, che testimoniano la successione di culture del Mediterraneo e dell'Europa[29]. Nel 1997 l'apparato vulcanico Somma-Vesuvio è stato eletto dalla stessa agenzia internazionale (con il vicino Miglio d'Oro, in cui ricadono anche i quartieri orientali della città) tra le riserve mondiali della biosfera.[30]