Gigi D’Agostino ist ein italienischer DJ, Remixer und Musikproduzent. Er gilt als Ikone sowie Erfinder des Lento-Violento-Stiles und als bedeutender Interpret der Italo-Dance-Szene.

 

J-Ax & Fedez ist ein italienisches Pop-Rap-Duo.

Tiziano Ferro ist ein italienischer Popsänger und Musikproduzent.

Il Volo ist ein Trio, bestehend aus den italienischen Operatic-Pop-Sängern Piero Barone, Ignazio Boschetto und Gianluca Ginoble.

 

Neapolitanische Volksmusik, Roberto Murolo war ein italienischer Sänger, Gitarrist und Cantautore.

 

Vasco Rossi ist ein italienischer Sänger, Liedermacher und Radiomoderator.

Chiara Galiazzo ist eine italienische Popsängerin. Sie gewann 2012 die sechste Staffel der Castingshow X Factor in Italien.

Chelsea FC Anthem

Biagio Antonacci ist ein italienischer Sänger und Liedermacher. Während er zu Beginn seiner Karriere Ende der 1980er-Jahre noch wenig Aufmerksamkeit erhielt, konnte Antonacci nach der Jahrtausendwende sechs Studioalben in Folge an die Spitze der italienischen Charts bringen.

 

Umberto Bindi war ein italienischer Cantautore (Liedermacher).

 

Emis Killa ist ein italienischer Rapper.

Al Bano und Romina Power ist ein italienisches Musikduo, das im letzten Viertel des 20. Jahrhunderts aktiv war und aus Albano Carrisi und Romina Power bestand.

J-Ax & Fedez ist ein italienisches Pop-Rap-Duo.

 

Gigi D’Agostino ist ein italienischer DJ, Remixer und Musikproduzent. Er gilt als Ikone sowie Erfinder des Lento-Violento-Stiles und als bedeutender Interpret der Italo-Dance-Szene.

Mina ist eine italienische Sängerin, die auch die schweizerische Staatsbürgerschaft besitzt.

Matia Bazar ist eine erfolgreiche italienische Pop-Gruppe aus Genua.

Jonas Kaufmann ist ein deutsch-österreichischer Opernsänger (Tenor).

 

Checco Zalone ist der Künstlername von Luca Pasquale Medici, italienischer Schauspieler, Musiker, Liedermacher, Imitator, Comedian und Drehbuchautor.

Dancing in the Street ist ein Lied von Martha & the Vandellas aus dem Jahr 1964, das von Marvin Gaye, William „Mickey“ Stevenson und Ivy Jo Hunter geschrieben wurde. Eine erfolgreichere Version erschien 1985 von David Bowie und Mick Jagger.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum[1], è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano presumibilmente dal 112-115 fino al 124 d.C. circa[2], dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.[3]

È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo[4], e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.[5]

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda[6] o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo[7]. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna[8] ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti[9].

Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato[10].