Marco Carta ist ein italienischer Popsänger.

Adriano Celentano ist ein italienischer Sänger, Komponist, Schauspieler, Musik-, Film- und Fernsehproduzent sowie Fernsehmoderator. Ab Ende der 1950er Jahre verhalf ihm seine erfolgreiche Schauspiel- und Musikerkarriere zu großer Popularität in seinem Heimatland.

 

Antonello Venditti ist ein italienischer Cantautore (Liederdichter).

Francesca Michielin ist eine italienische Popsängerin, die als Siegerin der fünften Staffel von X Factor in Italien bekannt wurde.

 

Jonas Kaufmann ist ein deutsch-österreichischer Opernsänger (Tenor).

 

Matia Bazar ist eine erfolgreiche italienische Pop-Gruppe aus Genua.

 

Mercanti e banchieri nell’Europa del '500. Storia e caratteristiche della crescita demografica, dello sviluppo economico e la rivoluzione dei prezzi in Europa

Devi conoscere

Cosa imparerai

  • a conoscere il contesto in cui si verificò la crescita demografica, lo sviluppo economico e la rivoluzione dei prezzi
  • a conoscere le caratteristiche di mercanti e banchieri e come si affermarono nel 1500
  • a conoscere le premesse della nascita della borsa e della finanza
  • a conoscere le principali capitali commerciali e finanziarie d’Europa nel Cinquecento

INDICE

  1. Il contesto: crescita demografica, sviluppo economico e la “rivoluzione dei prezzi” in Europa
  2. I mercanti e i banchieri nel 1500: storia e caratteristiche
  3. I banchieri tedeschi Fugger
  4. La nascita della borsa e della finanza: le Fiandre e la situazione di Anversa
  5. Le capitali commerciali e finanziarie d’Europa nel Cinquecento
  6. Concetti chiave

Il contesto: crescita demografica, sviluppo economico e la “rivoluzione dei prezzi” in Europa

Affresco raffigurante l'attività bancaria in Italia nel Medioevo
Affresco raffigurante l'attività bancaria in Italia nel Medioevo — Fonte: Getty-Images

Aumento della popolazioneNel corso del Cinquecentoin Europa si registrarono un notevole incremento demografico – la popolazione europea toccò gli ottanta milioni di unità -  e una crescita dei centri urbani.    

Crescita della produzione industrialeAnche la produzione industriale crebbe, sollecitata da un aumento della domanda. La scoperta dei territori oltreoceano determinò poi l’ampliamento delle rotte commerciali e il conseguente aumento dei traffici e del volume dei prodotti scambiati sia all’interno dell’Europa, sia tra Europa e Oriente, sia tra Europa ed America.    

Rivoluzione dei prezziNel corso del ‘500 si ebbe inoltre una crescita dell’inflazione con un forte aumento dei prezzi che determinò un ulteriore accentuarsi delle sperequazioni sociali, poiché furono colpiti prevalentemente coloro che percepivano un reddito fisso. Il Cinquecento in Europa fu così un secolo di profonde trasformazioni che incisero sull’economia e sulla società tutta.    

2I mercanti e i banchieri nel 1500: storia e caratteristiche

La figura del mercante-banchiereNel corso del Cinquecento, il mercante e il banchiere divennero tra le figure professionali che, più di altre, incisero con le loro attività sul tessuto economico, culturale e politico dell’Europa del XVI secolo. In questo periodo è possibile notare come molto spesso l’attività del banchiere e del mercante fossero svolte dalla medesima persona. Colui che commerciava, poteva infatti, con il capitale accumulato, investire il denaro anche per concedere prestiti, ad altri mercanti, o, addirittura, a sovrani e a monarchi. Attraverso la riscossione del denaro prestato e dell’interesse ad asso applicato, il mercante-banchiere poteva così investire il capitale accumulato per sostenere attività produttiveper concedere atri prestiti o per acquistare merci da comprare e da immettere sul mercato.  

Diffusione dei titoli di cambioIn questa epoca si diffusero degli strumenti alla base del sistema finanziario: i titoli di cambio con i quali si ufficializzava l’obbligatorietà del saldo del debito contratto. In questo modo concedere e ottenere prestiti divenne una pratica finanziaria particolarmente diffusa, poiché chi concedeva il credito era tutelato nei suoi diritti; prestare denaro fu uno degli strumenti tramite il quale in questo periodo si verificarono ingenti accumulazioni di capitale: colui che concedeva i prestiti, infatti, guadagnava denaro tramite i tassi di interesse applicate alle somme di denaro prestato.

3I banchieri tedeschi Fugger

Il finanziere tedesco Jacob Fugger (1459-1525) con il suo commercialista Matthaus Schwarz (1497-1574)
Il finanziere tedesco Jacob Fugger (1459-1525) con il suo commercialista Matthaus Schwarz (1497-1574) — Fonte: Getty-Images

I Fugger e il loro patrimonio leggendarioIn questo contesto, si distinsero in particolare alcune famiglie di banchieri. I banchieri tedeschi Höchstaetter e Welser erano assai noti, ma furono i Fugger ad avere una fama leggendaria. I Fugger erano originari di città di Augusta. La base della loro ricchezza era da individuarsi nelle attività commerciali intraprese con particolare intraprendenza nel corso del XV secolo. Accumulando capitali di generazione in generazione, i Fugger riuscirono a detenere un patrimonio che divenne leggendario. 

Jacob Fugger, il riccoJacob Fugger, soprannominato il ricco, fu l’esponente più noto di questa famiglia. Egli consolidò le ricchezze di famiglia e le fece aumentare a dismisura

Prestiti a sovrani, monarchi e papatoNel corso del Cinquecento, concedendo prestiti a sovrani, a monarchi, al papato, la famiglia Fugger riuscì, con i capitali accumulati e con i monopoli ottenuti, a estendere la propria attività commerciale e finanziaria in tutta Europa.  

Concessioni di prestiti e commercioI Fugger poterono così differenziare le loro attività in una molteplicità di settori - dalla concessioni di prestiti al commercio - e riuscirono, in numerose località europee, a ottenere il controllo del traffico di minerali e spezie e parimenti a ottenere ingenti guadagni dalla produzione di fustagno.

4La nascita della borsa e della finanza: le Fiandre e la situazione di Anversa

Il banchiere tedesco Bartolomeo Welser
Il banchiere tedesco Bartolomeo Welser — Fonte: Getty-Images

Diffusione delle borseNel corso del Cinquecento, si registrano delle innovazioni che trasformano l’economia e la finanza dell’Europa, le cui conseguenze hanno ricadute su larga scala. L’accumulo dei capitali, la dimensione ormai mondiale del mercato, il fenomeno della speculazione finanziaria si svilupparono parallelamente alla diffusione delle borse che, originatesi in Italia già durante il Trecento, divennero durante il Cinquecento il luogo simbolo del mondo degli affari

Fiandre e AnversaLe prime si diffusero nella regione delle Fiandre, una regione che rivestì un ruolo fondamentale come polo finanziario e snodo per i traffici, e in particolare ad Anversa, dagli anni Trenta del Cinquecento, per poi essere presenti in tutte le città più importanti a livello commerciale. Per mezzo delle borse, luoghi deputati allo scambio e alla contrattazione, i mercanti, i banchieri, i finanziatori di imprese commerciali, gli intermediari potevano incontrarsi, discutere di affari, prendere accordi, saldare i debiti

5Le capitali commerciali e finanziarie d’Europa nel Cinquecento

Soldati e mercanti che si imbarcano su una nave nel porto di Anversa, 1578
Soldati e mercanti che si imbarcano su una nave nel porto di Anversa, 1578 — Fonte: Getty-Images

La Lega AnseaticaIl settore economico che nel corso del Cinquecento subì le maggiori trasformazioni fu quello del commercio. Oltre ai traffici nel Mar Mediterraneo, nel corso del Cinquecento acquisirono molta importanza le rotte sull’Oceano Atlantico, sul Mar Baltico e sul Mar del Nord. Questi due mari, che bagnano le coste settentrionali d’Europa, erano controllati dalla Lega Anseatica ed erano solcati dalle navi cariche di merci e soprattutto di legname, una delle materie prime più importanti dell’epoca.

Le compagnie commercialiNel corso di questo secolo, inoltre, i mercanti cominciarono a unirsi in compagnie commerciali, per limitare i costi e i rischi dei viaggi oltremare. Tramite tali compagnie, i mercanti riuniti sostenevano finanziariamente un viaggio e, quando esso era concluso, procedevano alla spartizione del guadagno ottenuto. 

Le principali città commercialiTra le principali città commerciali, animate da un’alta concentrazione di commercianti e banchieri possono essere ricordate: 

  • Genova, Pisa, Venezia: le tre città erano importantissimi centri commerciali dove arrivavano prodotti dall’Oriente, in particolare le sete e le spezie, per poi essere immessi nel mercato europeo e raggiungere le città settentrionali del Continente. La città di Venezia era inoltre in concorrenza con il Portogallo per detenere il monopolio del commercio con l’Asia.
  • Anversa: la città non era solo la capitale finanziaria d’Europa, ma anche lo snodo principale di tutti i traffici commercialiinternazionali. La città è infatti in una posizione, sul fiume Schelda, che le permetteva di controllare le merci in arrivo sia dal Mediterraneo, sia dal Mar Baltico. Anversa era quindi il luogo di partenza e il luogo d’arrivo di merci prodotte su scala internazionale, il cui traffico permise alla città di arricchirsi enormemente grazie alla riscossione dei dazi. In essa si potevano così trovare mercanti e banchieri provenienti da tutta Europa che giungevano nella città per scambiare merci, regolare affari, concedere prestiti o saldare un debito.
  • Amsterdam: la città dei Paesi Bassi, scalzò il ruolo egemonico di Anversa soprattutto alla fine del XVI secolo;
  • Siviglia: dalla città spagnola, situata alla foce del Guadalquivir, partivano e arrivavano le navi che viaggiavano tra la Spagna e l’America. La corona esercitava un fortissimo controllo sui commerci: il monopolio dei traffici era detenuto dall’istituzione della Casa de la Contratación che doveva versare alla casa regnante una percentuale fissa dei guadagni. Le rotte commerciali con l’America era estremamente fruttuose: mais, patate, pomodori, caffè, tabacco, cotone, argento e altri metalli preziosi arrivavano in Spagna per poi essere venduti in tutta Europa.
  • Lisbona: la capitale del Portogallo deteneva un ruolo di primo piano nei commerci con l’Oriente, in particolare per ciò che concerne l’importazione del pepe e delle spezie, e mirava a togliere a Venezia il primato nei traffici con l’Oriente.Concetti chiave
Hymne von Manchester City FC

 

Il Volo ist ein Trio, bestehend aus den italienischen Operatic-Pop-Sängern Piero Barone, Ignazio Boschetto und Gianluca Ginoble.

Corrado Mantoni, einfach Corrado genannt, war ein italienischer Fernsehmoderator, Fernsehautor und Radiomoderator.

 

Adriano Celentano ist ein italienischer Sänger, Komponist, Schauspieler, Musik-, Film- und Fernsehproduzent sowie Fernsehmoderator. Ab Ende der 1950er Jahre verhalf ihm seine erfolgreiche Schauspiel- und Musikerkarriere zu großer Popularität in seinem Heimatland.

 

Vereinshymne des FC Bayern München

Laura Pausini ist eine italienische Pop-Sängerin und Grammy-Preisträgerin.

 

Ligabue ist ein italienischer Rockmusiker, Cantautore, Schriftsteller und Regisseur.

J-Ax & Fedez ist ein italienisches Pop-Rap-Duo.

Giovanni D’Anzi war ein italienischer Sänger und Komponist. Oh mia bela Madunina oder La Madunina ist die inoffizielle Hymne der Stadt Mailand.

 

Loretta Goggi ist eine italienische Sängerin, Fernsehmoderatorin und Schauspielerin. Bekannt wurde sie durch zahlreiche TV-Auftritte und -Moderationen sowie durch den Nummer-eins-Hit Maledetta primavera.

Chiara Galiazzo ist eine italienische Popsängerin. Sie gewann 2012 die sechste Staffel der Castingshow X Factor in Italien.

Le Vibrazioni ist eine italienische Rockband, die 1999 in Mailand gegründet wurde.

Gigi D’Agostino ist ein italienischer DJ, Remixer und Musikproduzent. Er gilt als Ikone sowie Erfinder des Lento-Violento-Stiles und als bedeutender Interpret der Italo-Dance-Szene.

Fabio Rovazzi ist ein italienischer Sänger, Internet-Komiker und Schauspieler.

Enrico Caruso war ein italienischer Opernsänger. Er gilt als der berühmteste Tenor zu Beginn des 20. Jahrhunderts und als einer der bedeutendsten Sänger der Opernwelt.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum[1], è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano presumibilmente dal 112-115 fino al 124 d.C. circa[2], dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.[3]

È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo[4], e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.[5]

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda[6] o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo[7]. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna[8] ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti[9].

Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato[10].