Laura Pausini ist eine italienische Pop-Sängerin und Grammy-Preisträgerin.

 

Pino Daniele war ein italienischer Musiker.

 

Loretta Goggi ist eine italienische Sängerin, Fernsehmoderatorin und Schauspielerin. Bekannt wurde sie durch zahlreiche TV-Auftritte und -Moderationen sowie durch den Nummer-eins-Hit Maledetta primavera.

Fabio Rovazzi ist ein italienischer Sänger, Internet-Komiker und Schauspieler.

Pooh war eine italienische Pop-Rock-Band, die 1966 in Bologna gegründet wurde. Sie gehört zu den bedeutendsten und populärsten Musikgruppen der italienischen Musikszene.

 

Gigliola Cinquetti ist eine italienische Sängerin.

 

Umberto Bindi war ein italienischer Cantautore (Liedermacher).

 

Giovanni D’Anzi war ein italienischer Sänger und Komponist. Oh mia bela Madunina oder La Madunina ist die inoffizielle Hymne der Stadt Mailand.

 

Jonas Kaufmann ist ein deutsch-österreichischer Opernsänger (Tenor).

Claudio Baglioni ist ein italienischer Cantautore und Sänger.

Antonello Venditti ist ein italienischer Cantautore (Liederdichter).

Der Cant del Barça ist die offizielle Hymne des FC Barcelona.

 

Mina ist eine italienische Sängerin, die auch die schweizerische Staatsbürgerschaft besitzt.

Giusy Ferreri ist eine italienische Popsängerin.

Arisa ist eine italienische Pop-Sängerin.

Coez ist ein italienischer Sänger und Rapper.

Marco Mengoni ist ein italienischer Popsänger. Bekannt wurde er als Sieger der Castingshow X Factor (2009) sowie der Sanremo-Festivals 2013 und 2023.

Jovanotti ist ein italienischer Cantautore (Liedermacher).

Elodie ist eine italienische Popsängerin.

Marco Mengoni ist ein italienischer Popsänger. Bekannt wurde er als Sieger der Castingshow X Factor (2009) sowie der Sanremo-Festivals 2013 und 2023.

Emis Killa ist ein italienischer Rapper.

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.

 

Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum[1], è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano presumibilmente dal 112-115 fino al 124 d.C. circa[2], dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.[3]

È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo[4], e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.[5]

All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda[6] o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo[7]. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna[8] ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti[9].

Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato[10].

You Can’t Hurry Love ist ein Popsong des Produzententeams Holland–Dozier–Holland aus dem Jahr 1966, der zunächst durch die Interpretation der Supremes bekannt wurde. Die Version von Phil Collins aus dem Jahr 1982 war ähnlich erfolgreich wie das Original.